TIZIANA

MONARI

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Song: Point of no return

by Roger Subirana Mata

Jamila

videopoesia musicata

 

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E' USCITA L'ULTIMA SILLOGE DI TIZIANA MONARI (LA SERA DI MACONDO). LA TROVI SUI CANALI ABITUALI (IBS,AMAZON,ETC...)

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Padiglione 21

 

 

Ora che le lezioni sono finite e pullula il dolore

dietro la materia cieca della carne

a cosa pensi professore?

Ora che è lieve il bagliore della neve ed il limite del giorno

è un passo a lato,

un piccolo vuoto da riempire, cosa sogni, stasera, professore?

Sogni i banchi bucherellati dalle punte dei compassi

la scuola con le tende spesse, lassù, all’inizio del crinale

la vecchia cattedra di fronte alla finestra

la faccia larga e sghemba del custode,

la lavagna con i versi di Montale

o sogni la pescatrice ed il canto del corsaro

o la vita che non sa più cullarsi e scivola nel tedio della sera.

 

Ed io che ti vedo da uno spigolo di luce

nel diaframma deformante di una pallida stagione

in quel posto illuminato a malapena

le gocce di condensa sopra i vetri

so che non ci sono sogni sul viso smorto appoggiato sul cuscino

nelle ossa che si tendono sul letto, sulla fronte corrugata

negli occhi allargati ad una veglia di ponente

a tiepide malinconie di tempi andati.

 

Immobile, annientato in quel tracciato di memoria

la flebo che scivola come un’ansa nelle vene

sai solo che è dolce la carezza della sera

con l’ombra della fanciulla bruna

di sbieco addormentata sul pomolo del letto.

Miriam Maria

 

Si è posata sull'incavo del ventre

la luna di Kislev a quasi sera

è salita

senza scostarmi l'orlo del vestito

inseminandomi come un fiore

nel tocco di un angelo in avvento

 

e tu figlio sarai maschio

la certezza non più la profezia

nascerai senza il lievito dell'uomo

la bocca dolce come un dattero

un'ombra a fianco

siero di latte nel mio corpo di bambina

 

crescerai spillato come il vino di settembre

al calore del primo fieno

in una casa di pane e stelle

l'anima di ferro

nell’ombelico morbido di Samaria.

 

Non sarai pietra d'inciampo

al dondolio d'un passo d'asina

ma polvere chiara raggrumata in ciglia

e al momento della schiusa

il mondo parlerà a voce bassa

in uno scompiglio bello

le nuvole come tappeto

in una notte carica di luci

 

saremo un solo corpo

incudine e scintilla

nel desiderio opposto allo sgomento

piena di te come un’anfora d’argilla

a contenerti tutto

a baciare il tuo respiro.

 

Sarai vento che si abbatte in fioritura

unico fiore

unico amore

a cancellare gli altri mai venuti.